Giulio Casale – Inexorable (© 2018 G / Marco Olivotto)

DI STANZA – live in pandemic

Il disco nato da Patreon

DI STANZA – live in pandemic

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Grazie sempre,

G

bootleg #3

Il disco pirata del tempo

Giulio Casale – Booklet 3 – Busta 1080 px

In questi mesi di apparente silenzio abbiamo riordinato archivi
nei quali c’è tutto – e non abbiamo niente:
rinvenute memorie, sorrisi, ciglia aggrottate poche.

Emerge prepotente un filo inatteso e frammentato,
che abbiamo provato a riannodare.
Ci siamo ritrovati con quasi un’ora di musica
con una dignità e un senso,
registrata dal vivo nel corso dell’ultimo anno.

Le abbiamo dato un nome: bootleg #3. Disco pirata, appunto.
Contiene brani dell’Inexorable Trio, con Alessandro Grazian ed Emanuele Alosi,
altri dall’unico concerto con Nicola Alesini,
qualcosa dal palco de Le notti bianche,
un’incursione solista-punk che sta in piedi per miracolo –
ma erano Giorni Storici, sappiamo.

Recuperato e ricucito amorevolmente
in parte da Grazian, in parte da Marco Olivotto,
con la luce dorata di Raffaella Vismara in copertina,
il supporto generoso di David Bonato di VRec
e quanti altri..

bootleg #3 in tiratura limitata: 300 copie in CD numerate e basta, una volta per sempre,
le prime 100 in esclusiva nostra e autografate, ordinabili via mail,
e poi in catalogo con VRec.

€15 più spedizione,
€10 più spedizione per chi già mi sostiene su Patreon (grazie, sempre).

Chi fosse interessato può scrivere a shop@giuliocasale.com e verrà ricontattato appena possibile. La mail che invierete non sarà un ordine, ma un primo contatto, e non è in alcun modo vincolante.
NB: per avere diritto al prezzo riservato ai sottoscrittori di Patreon, la mail dovrà pervenire dallo stesso indirizzo utilizzato per la sottoscrizione – non da indirizzi alternativi.

E bootleg sia, pirata del tempo.

Le notti bianche

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“Le notti bianche”, testo di Giulio Casale da Fedor Dostoevskij, ha avuto la sua prima nazionale a Bassano del Grappa nel contesto di OperaEstate Festival Veneto, venerdì 2 agosto 2019. Sul palco con G, nei panni di Hanabel, Giulia Briata. Regia di Marta Dalla Via, cura musicale di Alessandro Grazian. Una produzione di Corvino Produzioni / Catalyst. Una prima recensione qui.

Suoni Di Marca

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Il Power Trio (G con Alessandro Grazian ed Emanuele Alosi) si è trasformato in Power Quartet per Suoni Di Marca 2019: Davide Andreoni si è unito a noi per presentare parte del nuovo album “Inexorable” in apertura del concerto di Anna Calvi, grandissima esponente dell’underground britannico. A quattro anni quasi esatti dall’ultimo concerto ufficiale degli Estra, sullo stesso palco. (Comunque: resto io.)

Giulio Casale – Inexorable versione LP

Giulio Casale – Inexorable (VRec)

Inexorable

nuovo album / 11 gennaio 2019

Inexorable è il mio album più recente, pubblicato l’11 gennaio 2019 da VRec Music Label. È disponibile in formato digitale su tutte le principali piattaforme, nonché come oggetto fisico (CD, LP, LP vinile bianco): lo trovate a questo link.

Da un lato sembra incredibile che le prime sessioni di registrazione si siano svolte addirittura a dicembre 2016. Dall’altro, riascoltando l’album dopo la conferenza stampa di presentazione, ho d’istinto pensato “un caleidoscopio, uno spettro, come mi piacerebbe”. Dunque l’attesa non è stata vana, forse.

Il 9 novembre 2018 era stato pubblicato un giorno storico, singolo che anticipa l’uscita del nuovo lavoro. Il titolo è disponibile qui, ed esiste anche un video ufficiale per la regia dell’ottimo Carlo Tombola.

Inexorable

Le cose cambiano, il tempo passa, a volte ritornano. E mentre mi aggiro nel Gran Casino che è la mia vita dell’ultimo periodo – voilà – mi cade tra le mani l’ultima fatica di Giulio Casale, con un titolo che soltanto a leggerlo sarebbe bastato a farmi scappare a gambe levate. Invece no: casualmente r-esisto, lo ascolto. E qui, tempo di arrivare sì e no al terzo brano, sfuma lentamente ogni presentimento profetico, perché un album con un titolo come Inexorable, che gran poco sembrerebbe lasciare all’immaginazione, si rivela un sorprendente intreccio di generi, immagini e ritratti.

Inexorable è il vento che Michel Houellebecq evoca in una delle sue poesie: un vento forte, in grado di scuotere il mondo e la staticità culturale che ci circonda.

Undici brani (più due bonus track nella versione in vinile) e nessun riempitivo – solo portate principali – ché di Tempo ne è passato dall’ultimo disco (Dalla parte del torto è del 2012), e le cose da dire non mancano, ma appaiono anzi necessarie.

Il Tempo, si diceva. Il grande sottinteso del titolo, lo stesso che scorre – sì, inesorabile – ma che Giulio attraversa con disinvoltura, sia quando guarda al passato (“ci siamo amati, noi, o era soltanto un video?”), sia quando getta occhiate sghembe al futuro (“quando me ne andrò… vivrò per sempre e ti racconterò cosa c’è in cielo”), rivelandosi nel contempo artista radicale e radicato nel Presente, consapevole del folle Zeitgeist di quest’epoca (un giorno storico). Tra fraintendimenti rabbiosi da social, premi alla persona meno rilevante dell’anno ed ebbri balli sulle macerie del mondo, il quadro generale è esattamente quello che vediamo ogni giorno dalla finestra.

Dal punto di vista compositivo, la matrice rimane quella della canzone cantautoriale, pur con qualche eccezione (scolorando Bice), ma l’arrangiamento spinge brani probabilmente concepiti con chitarra e voce verso ben altri lidi, in una commistione di generi che evoca sonorità post-rock schiettamente contemporanee.

Fra testi che sono poesie (soltanto un video), poesie un po’ incazzate (coscienza c) o ironiche invettive contemporanee (Roger trip advice) Giulio afferra la Parola, ci gioca e si prende gioco di noi, lasciandoci talvolta un vago senso di mancanza, come se ciò che ascoltiamo avesse bisogno di un appiglio materico, un grafema che disveli il segreto semantico – Passatemi il libretto, per favore. (“…distinguere pagliuzze e travi / dalle creme occhi e per mani / rimani.”)

L’ultimo titolo è resto io, uno spiraglio di ottimismo sul valore della propria individualità: perché se le cose cambiano, il tempo passa, a volte ritornano, è consolante scoprire che la coerenza di Giulio Casale non è mai andata via. G resta se stesso, Estremo.

Laura Piantoni

Recensioni e interviste

“Inexorable”

  • Corriere Fiorentino, 11.01.2019: “l’identità del musicista trevigiano è poliedrica e debitrice di Gaber, Lolli, De André, ma anche Nick Cave.”
  • L’Arena, 12.01.2019: “…Casale, che in passato adottava anche il nome di ‘Estremo’, non a caso, è sempre stato musicista di forte personalità e con forti ambizioni culturali accanto all’amore per la musica.”
  • Radio Web Italia, 14.01.2019: “…Giulio Casale conferma di essere un artista dotato di sensibilità e spirito di osservazione fuori dal comune: un sorprendente autore di lungo corso che propone un’opera destinata a lasciare il segno, non soltanto per chi già lo conosce, ma per chiunque ricerchi significati nuovi e necessari nella musica e nelle parole.”
  • Corriere della Sera, 17.01.2019: “…voce profonda, suggestiva, accattivante, e dei testi con un lessico tutto speciale: Casale rivela una sensibilità fuori dal comune.” (Mario Luzzatto Fegiz)
  • Rockol: “… La testimonianza ragionata e appassionata di un autore che afferma testardamente la sua esistenza, cercando un modo per restare contemporaneo.”
  • Off Topic Magazine [intervista] – Voci fuori dal coro: “… Potevo realizzare un disco acustico, elegante, ineccepibile, e invece ho bisogno di contraddizione, cercando il noi utopico al posto dell’ io sin troppo ovvio.”
  • Sky TG 24 [intervista]: “… [Inexorable] lo vedo come un album di foto contemporanee.”

 

“Cinque anni”

  • Rolling Stone: “…Casale presenta questo nuovo lavoro in anteprima su Rolling Stone…”
  • Sound36: “…sa bene quello che dice e lo costruisce in maniera nitida, come sa fare solo chi ha scritto tanto, ha ascoltato tanto e ha aspettato tanto…”
  • Music Coast To Coast: “…militante negli Estra per quasi un ventennio, performer prestato al teatro in più di un’occasione, Giulio Casale sembra condensare al meglio entrambi i lati della medaglia…”
  • Rockol: “…canzoni che uniscono la forza sonora degli esordi, con arrangiamenti contemporanei, e con un’attenzione lirica alle parole che fa parte del suo DNA, e che offre un punto di vista diverso…”
  • Musictraks: “… la personalità di Casale è maturata e si è conformata al nuovo personaggio, così l’uomo coi tagli è riuscito ad ammorbidire qualche spigolo senza rinunciare alla propria personalità…”
  • Distopic [intervista]: «Del mio percorso non cambierei alcunché.»
  • Musictraks [intervista]: «Sfidando la distrazione imperante.»
  • Il caffè di Raiuno [trasmissione]: “scolorando bice” + intervista (inizio: 25’10”)
  • Distorsioni: “…L’ex frontman degli Estra non smentisce il suo fervore cantautoral/teatrale cantando e ironizzando sulle nostre esistenze e su temi di stretta attualità…”
  • Offline Magazine: “…Cinque anni è un salto in un traffico di pensieri dei giorni nostri…”
  • Radiocoop: “…Conferma tutto lo spessore qualitativo delle sue capacità compositive, unite ad una voce riconoscibile, espressiva, semplicemente bella…”
  • Indieland [intervista/unplugged]: mezz’ora a Radio Città Futura con Simone Mercurio (inizio: 30′ circa)
  • Off Topic Magazine [intervista]: “Giulio Casale: un anticonformista viscerale.”
  • Indie-roccia: “…Un Artista, che nonostante l’ego-mania imperante ha ancora la A maiuscola…” [NB: ultima recensione della pagina]
  • Nonsensemag [intervista]: “Faccio solo quello che posso. Scrivo tutti i giorni e poi pubblico quasi niente.”
  • Music Coast To Coast [intervista]: “Non si è mai potuto comunicare così tanto e non ci si è forse mai sentiti tanto soli, addirittura isolati.”
  • Rock Targato Italia: “…Conferma l’enorme importanza di un artista che continua a esprimersi con l’urgenza di sempre e con quella sua caratteristica lucidità introspettiva…”
  • Shiver: “…Casale ci regala paesaggi inquieti, domande da porsi e una musica in cui trovare un rifugio sicuro. Sperando che non ci faccia aspettare altri 5 anni per un disco di inediti di pari livello…”